Raccolta semi e conservazione del germoplamsa

I semi sono stati raccolti in natura da personale specializzato dell’Università di Pavia. Da ogni popolazione è stato raccolto meno del 20% dei semi presenti, per evitare di incidere eccessivamente sulle sue capacità riproduttive. Inoltre le raccolte sono state effettuate in maniera casuale all’interno della popolazione, senza selezionare le piante per determinati caratteri, al fine di garantire la più alta rappresentatività genetica dell’ecotipo locale. Una volta raccolti i semi sono stati tenuti in ambiente asciutto e portati alla Lombardy Seed Bank di Pavia per il loro trattamento.
Parte dei semi è poi stata spedita alla Millennium Seed Bank dei Kew Gardens di Londra, dove ha sede la più grande banca di semi al mondo.

Lombardy Seed Bank In totale sono stati raccolti più di 200 campioni di 130 diverse specie. Ciò ha permesso di superare ampliamente l’obbiettivo previsto di 27 specie. Le raccolte sono state effettuate rispettando le indicazioni per la raccolta contenute nel manuale di campo della LSB .
Ad eseguire direttamente questa azione è stato il personale del DSTA o personale degli altri enti coinvolti opportunamente istruito. Per ciascun campione sono state prese le coordinate geografiche del sito di raccolta con l’ausilio di apparecchiature GPS. Una volta raccolti, i semi sono stati tempestivamente trasportati presso la Lombardy Seed Bank (LSB) del Centro Flora Autoctona della Regione Lombardia con sede presso l’Orto Botanico dell’Università di Pavia, per essere sottoposti alle normali procedure di caratterizzazione e stoccaggio. A ciascun campione è stato assegnato un codice identificativo, seguendo il criterio adottato dalla banca dei semi.
Una volta giunti alla banca dei semi, i campioni sono stati subito messi ad essiccare, ponendoli in un ambiente a 15°C e 15%UR, costantemente controllato con le apposite apparecchiature: con tale operazione è stato possibile diminuire il contenuto in acqua all’interno dei semi, senza danneggiarli. Successivamente si è provveduto alla loro caratterizzazione.
Un’eccezione è stata fatta per i campioni in cui i semi erano contenuti all’interno di frutti carnosi: per tali semi si è provveduto subito alla pulizia, in quanto questa può risultare difficile, se non impossibile, nel caso in cui le bacche sono già state essiccate.
Durante questa fase i semi sono stati separati dal resto del materiale vegetale e per ogni campione sono stati sezionati con un bisturi e l’ausilio di un binoculare dieci semi scelti in modo casuale per determinare la qualità dei semi raccolti (Test al Taglio). I campioni sono stati ritenuti di buona qualità allorquando il numero di semi non vitali è stato inferiore a due. Infine, è stato definito il numero di semi per campione attraverso un modello statistico basato sulla massa di cinque sub-campioni di semi a quantità nota. Successivamente le accessioni verranno congelati a -18°C e quindi “stoccati definitivamente”.s

Lombardy Seed Bank Sui semi solamente disidratati e non congelati, verranno effettuati dei test di germinabilità per poter verificare la loro vitalità e le condizioni ottimali di germinazione. Infatti, la conservazione dei semi per tempi medio-brevi può avvenire anche solo mediante disidratazione, senza il congelamento. Per i test di germinazione, i semi vengono posizionati su una superficie di gel di agarosio in piastre Petri successivamente poste all’interno di incubatori a temperatura controllata.
Le condizioni ottimali di germinazione vengono raccolte interrogando il database della Lombardy Seed Bank e, dove necessario, anche la banca dati della Millenium Seed Bank (Kew, UK), dove sono conservati i dati dei test effettuati direttamente da queste banche o riportati in letteratura.
Alcuni campioni di importanza rilevante per la coltivazione sono stati in parte donati al CFA, al fine di avviare la filiera produttiva ed utilizzare le giovani plantule in azioni di reintroduzione/rafforzamento.