Display Gardens

La realizzazione di display garden e percorsi botanici, con la messa a dimora di specie particolarmente significative ha aggiunto, agli obiettivi conservazionistici del progetto, la possibilità di sensibilizzare il pubblico sul problema; i giardini realizzati presso Baita Pescate nel Parco del Monte Barro, e presso il Centro Parco "I Geraci" nel Parco Lombardo della Valle del Ticino hanno appunto questo scopo.

BAITA PESCATE


Nell’ambito dei vari progetti volti alla salvaguardia della biodiversità, il Centro Flora Autoctona (CFA), realizzò nel 2006, con l’aiuto dell’associazione Amici Baita Pescate, un Giardino Naturalistico finalizzato alla presentazione di piante erbacee tipiche del Monte Barro e più in generale delle Prealpi Lombarde.
Nel 2012, grazie al contributo ricevuto con il presente progetto, il Giardino Naturalistico ha acquisito nuovo vigore, arricchendosi anche di specie assai rare e di grande pregio naturalistico.

Baita Pescate All’interno del giardino è possibile ammirare le splendide fioriture di Campanula raineri e Serapias vomeracea.
Campanula raineri, un tempo tipica delle rupi calcaree, è quasi scomparsa dal Monte Barro, è già stata oggetto di un intervento di reintroduzione. Serapias vomeracea, anch’essa rara e di pregio è osservabile nel periodo primaverile nei prati magri assieme ad altre meravigliose orchidee, come Orchis mascula e Anacamptis pyramidalis.
Anche la zona a spalliera, prossima alla staccionata superiore è stata sistemata ed arricchita con la messa a dimora di arbusti autoctoni, selezionati anch’essi per essere in armonia con le essenze esistenti sul Monte Barro, e privilegiando in questo caso le “specie a bacca”, molto utili all’ornitofauna migratrice, che regolarmente stazionano sul Monte Barro durante la stagione migratoria.

I GERACI


Il fontanile, presente presso il Centro Parco i Geraci, è un luogo ideale per ricreare un’ambiente umido della Pianura Padana. In passato però sono state introdotte specie esotiche molto invasive, come il bambù.
Nel corso del progetto, in collaborazione con il Parco Lombardo della Valle del Ticino, sono state rimosse le essenze esotiche, lavorato il terreno e messe a dimora le piante erbacee autoctone coltivate presso la Fondazione Minoprio e l’Università di Pavia.

Geraci Sulle sponde del fontanile è possibile individuare alcune delle specie più caratteristiche della aree umide come Iris pseudacorus, Butomus umbellatus e la felce Thelypteris palustris. Sono inoltre presenti delle piante nemorali tipiche dei sottoboschi umidi, come Leucojum aestivum e Osmunda regalis ed una rara specie dei prati del Ticino: Iris sibirica. In acqua sono state immesse delle piante acquatiche di grande valore conservazionistico, la ninfea bianca (Nymphaea alba), orami estinta in natura in Provincia di Pavia, e il rarissimo quadrifoglio d’acqua (Marsilea quadrifolia). Nell’area dove un tempo cresceva il bamboo sono state poste a dimore delle piante erboree autoctone come il carpino (Carpinus betulus), il biancospino (Crataegus monogyna) e l’acero (Acero campestre).